Giancarlo Tagliaferri è nato a Piacenza il 7 novembre 1960. E' coniugato con Alessandra Vallonchini, insegnante, e ha due figli, Luca e Matteo, studenti liceali.
Ha conseguito il diploma di scuola media superiore presso il Liceo Scientifico "Respighi" e la Laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Parma.
Negli anni 1986/87 svolge il servizio militare come Ufficiale di complemento presso la Caserma "Col di Lana" di Cremona e riceve un encomio per la partecipazione alla missione in aiuto delle popolazioni alluvionate in Valtellina e in Val Brembana.
Nel 1987 intraprende la professione di famiglia e fonda un'autonoma Concessionaria d'Auto che tuttora dirige; dal 1996 amministra anche una società immobiliare.
Dal 1995 è Presidente della società pugilistica dilettantistica "Boxe Piacenza". Coltiva interesse per tutte le attività sportive; pratica il pugilato, lo sci, la pesistica, il ballo da sala ed in particolare il tango argentino.
Dal 1993 al 2001 è socio attivo della Round Table Italia, associazione giovanile con scopi e finalità analoghi a quelli del lionismo. Ricopre tutte le cariche locali e nazionali e nell'anno sociale 1999/2000 traghetta l'associazione nel nuovo millennio in qualità di Presidente Nazionale. Diviene poi Membro d'onore a vita della RT di Piacenza e della RT Italia.
Nel 2000 entra nel Direttivo Nazionale di Telefono Azzurro dove ora ricopre la carica di Tesoriere Nazionale.
Il Lions Club International è un’associazione costituita da Club, ma vive e si sviluppa grazie al forte senso di appartenenza e all’entusiasmo di tutti i Soci Lions.
Il Club opera, progetta, realizza service in piena autonomia, che - tuttavia - non deve mai disperdersi nell’anarchismo: e proprio il Distretto svolge precipuamente questa insostituibile funzione di “collante”.
Il nostro comune obiettivo (espresso nel motto istituzionale “We serve”) si concreta principalmente nel contribuire e sostenere anche le grandi campagne umanitarie internazionali del LCIF, del Multidistretto, dei service delle Zone e delle Circoscrizioni.
L’anno sociale 2007-2008, nel segno di una ideale continuità evolutiva con le linee guida concrete ed operative dell’anno in corso e con il fattivo apporto degli Officer e dei Club del distretto, sarà pertanto volto a realizzare, un programma articolato per obiettivi concreti e mirati, che presti particolare e rinnovata attenzione alle attuali pressanti problematiche della nostra società: la vecchia e la nuova povertà, l’immigrazione, la fame, l’accoglienza, il disagio giovanile.
Service dei Club, delle Zone e delle Circoscrizioni: in considerazione dell’attuale crisi economica (che riduce la potenzialità delle risorse e le opportunità di sponsorizzazioni locali) sarà efficace in molti casi unire le forze dei Club, attuando iniziative comuni; sarà bene, comunque, privilegiare i Service d’Opinione.
Sight First: l’anno sociale 2007-2008 vedrà concludersi, senz’altro positivamente, il progetto triennale che ha l’ambizioso obiettivo di togliere dal buio 36 milioni di persone.
Ora più che mai, occorre che i Club superino la sola visione locale dei loro interventi a favore dei più deboli contribuendo alla realizzazione di grandi progetti internazionali. In accordo con gli altri Distretti Ib stiamo preparando un Progetto conclusivo comune che coinvolgerà i Club della Lombardia e di Piacenza.
Progetti Multidistrettuali: occorre continuare ad agire a favore del grande progetto dei Lions italiani per “La lotta alle malattie killer dei bambini” e “Per l’acqua in Africa”, stimolando i club ad indirizzare i loro sforzi verso questo Continente.
Si parla di 150 milioni di bambini di strada ed abbandonati nel mondo.
Pertanto, sempre in accordo con gli altri Distretti lombardi, cercheremo di dare impulso ad un nostro specifico progetto finalizzato a contrastare la piaga della “Fame nel mondo” e che, una volta testato, possa essere proposto come modello a livello internazionale.
LEO: incoraggiamo i Leo ad espandersi e a crescere secondo lo spirito della nostra associazione, coinvolgendoli in modo costruttivo nelle attività più importanti dell’annata Lionistica. In particolare occorre continuare il trend positivo della nascita di nuovi Club Leo nel nostro Distretto.
Disagio giovanile: problematica sempre più attuale e dilagante che esige l’attenzione del mondo lions; sarà incentivata l’attività propositiva dei Club anche in merito alla scottante realtà del bullismo.
Attività delle Commissioni e attività di Club/Zone/Circoscrizioni: occorre che i Club, le Zone e le Circoscrizioni possano e riescano ad avvalersi in modo concreto e convinto dell’attività dei Comitati e che l’organizzazione degli eventi sia concordata e organizzata in sinergia, con la supervisione del Presidente di Circoscrizione di competenza.
Nuovi Club: l’esperienza insegna come la crescita del nostro movimento attraverso l’eventuale costituzione di nuovi Club vada gestita con grande cautela e senso di responsabilità, indirizzando gli sforzi soprattutto ove il rapporto club/popolazione è più esiguo e dove esistono ambiti territoriali non occupati dai nostri sodalizi. In particolare, i Soci delle entità lionistiche che nasceranno dovranno provenire in maggioranza dal territorio.
Visibilità: un grande problema del movimento lionistico è la scarsa o distorta visibilità che abbiamo in ambito sociale.
Nella scorsa annata i Club italiani hanno realizzato circa 10.000 service e tuttavia ancora pochi conoscono i nostri progetti e le nostre opere.
D’intesa con gli altri Distretti Ib, nomineremo un Officer inter-distrettuale, che si occupi costantemente dei rapporti con i media per incrementare la visibilità regionale e nazionale.
Formazione: sarà incentivata l’azione di formazione dei Soci in ciascun Club per motivarli a rimanere nell’Associazione e ad essere parte attiva delle iniziative di servizio. Lo strumento più efficace per raggiungere quanto prefissato sarà senz’altro il Merl, con tutte le potenzialità e le responsabilità che sono coordinate all’interno di questa struttura. Saranno programmate anche riunioni su base zonale o circoscrizionale.
Servre divertendosi: dove “fare divertimento” significa “rendere interessante e piacevole” la vita del Club, della Zona, della Circoscrizione e del Distretto con l’organizzazione di eventi che coinvolgano effettivamente i Soci e che nella società esterna caratterizzino ed identifichino i Lions come una realtà “giovane”, brillante e frizzante, figlia dei suoi valori tradizionali, ma anche proiettata con sicurezza e decisione nel III° millennio ...
Il Presidente Internazionale ci offre il suo motto “challenge to change”, invitandoci alla ricerca di un lionismo nuovo, adeguato alle nuove istanze della società attuale, sempre più esigente, mutevole e protagonista di una forte accelerazione storica. Per applicare concretamente un concetto così variegato e stimolante come quello della sfida al cambiamento occorre prima di tutto tradurlo nel nostro linguaggio interiore, secondo la nostra personale sensibilità... così nell’Ib3 lo abbiamo interpretato mediante alcune connessioni sequenziali ossia attuando un variegato “Gioco d’anticipo” per individuare progetti da realizzare attraverso “Strumenti efficaci” e nuovi, mettendoli in pratica non badando all’immediato ma perseguendo una “Continuità armoniosa” e condivisa. L’inevitabile conseguenza di tutto ciò sarà l’auspicato rafforzamento numerico e qualitativo dell’Associazione: vediamo come.
Gioco d’anticipo
I Lions lombardi e piacentini dell’Ib3 amano attuare operatività rapide e concrete, finalizzate ad una pragmatica realizzazione degli obiettivi. Perciò abbiamo subito iniziato la disamina dei progetti mirati e dettagliati che provengono dalle esperienze ideate e collaudate dai singoli club, anche esterni al distretto, o dal lavoro di studio delle commissioni distrettuali e dei delegati ad hoc del Governatore. Alcuni dei progetti sono già stati sottoposti ai club durante le prime riunioni delle circoscrizioni e sono stati da loro recepiti ed approvati. Per altro, è apparso subito evidente come, per una progettualità fattiva, sia fondamentale la precisa stesura della dinamica del progetto, corredata da un’adeguata attenzione all’impegno finanziario ed alle modalità di reperimento delle possibili sponsorizzazioni e delle aree di intervento. Questo significa giocare d’anticipo... è esattamente ciò che ha fatto il Presidente Internazionale quando ha presentato il suo programma ai Vice Governatori quasi un anno prima... è quello che ha fatto il PID Rigone, nostro mentore, quando ha iniziato a riunire i Vice con sette mesi d’anticipo ed è ciò che abbiamo fatto di comune accordo il mio predecessore ed io quando abbiamo fissato per il 20 maggio la formazione dei fututi presidenti delle circoscrizioni e delegati delle zone. Altro segnale immediato è stato l’aver predisposto e distribuito l’organigramma distrettuale a tutti i Soci già prima che l’anno sociale passato fosse finito. Il programma che cadenza le date delle visite del Governatore ai club è stato completato già ai primi di luglio e le visite sono iniziate il 6 settembre. Ad agosto si è svolto il primo incontro del gruppo Merl che ha deciso di incontrare tutti i club, riuniti per zone, entro settembre. Il 15 settembre, al termine della consulta dei PDG, i segretari esecutivi delle commissioni distrettuali e i delegati del Governatore hanno presentato, anche nel cartaceo, i numerosi progetti e le iniziative che saranno sinteticamente illustrate ai club durante il congresso d’autunno.
Strumenti efficaci e nuovi
Sono certo che l’utilizzo della tecnologia, in particolare di internet, ed il suo implemento ad ogni livello consentano e consentiranno una crescita esponenziale degli step conoscitivi interni alla nostra Associazione. Così pure un approccio più professionale ai media ci permetterà di migliorare l’immagine esteriore. Ma, talvolta, individuare strumenti nuovi significa semplicemente utilizzare meglio quelli che già ci sono. In proposito, vorrei sottolineare l’importanza del gruppo MERL che, coordinato dalla VDG Mirella Gobbi Maino, ha individuato nella formazione il metodo migliore per valorizzare le eccezionali risorse umane di cui il nostro distretto dispone. I corsi di informazione e di formazione saranno svolti non solo a livello di lezioni frontali ma soprattutto mediante interazione. Questo metodo si baserà, quindi, sull’analisi del nostro distretto, sull’azione, sul monitoraggio e sulla verifica finale. Dalla positività di questa, dipenderà l’impostazione futura. La prima riunione di formazione, presieduta dal DG, si è tenute mercoledì 19 settembre a Piacenza; la seconda, presieduta dall’IPDG, lunedì 24 settembre a Crema; la terza, presieduta dalla VDG, venerdì 28 settembre a Voghera. I clubs sono stati divisi in 3 gruppi, a zone miste, al fine di avere dei confronti trasversali e di promuovere conoscenze e intese intercircoscrizionali. Questa incisiva azione del Merl intende essere propedeutica al congresso d’autunno che si terrà domenica 7 ottobre a Mortara. Lì, infatti, vorremmo si riversassero le conoscenza acquisite e sperimentate durante gli incontri estivi. Si auspicherebbe, in sostanza, una partecipazione più attiva ed interattiva di officers e delegati; sono infatti previste relazioni concise che consentiranno l’apertura di due momenti piuttosto ampi per gli interventi, le richieste di chiarimento e le proposte dei delegati. Del resto, a cosa serve un congresso?... senz’altro ad adempiere a delle funzioni istituzionali, quali ad esempio l’approvazione dei bilanci o l’elezione del VDG e del DG... ma quanto al resto?... vogliamo ancora far finta di non vedere i delegati che restano un’ora, due ore al massimo e dopo il voto se la filano? E a che servono relazioni non seguite da un costruttivo dibattito?... L’obiettivo è quindi quello di realizzare un congresso seguito e coinvolgente, dove i delegati non penseranno che ad una sfilza di relazioni si possa anche accedere tramite il sito distrettuale o la rivista Vitalions e, di conseguenza, lascino anzitempo la seduta.
Continuità Armoniosa
Il Presidente Internazionale ci raccomanda di puntare su progetti di services pluriennali basati su responsabili ratifiche annuali e sull’intesa programmatica di quei soci che si avvicendano nei massimi incarichi direttivi. E’ inoltre necessario, se i traguardi da conseguire vanno oltre i confini del club, che si crei una reale continuità armoniosa tra gli uscenti e i subentranti nelle cariche distrettuali. Nell’anno sociale appena iniziato l’Ib3 si sta distinguendo proprio per la concreta e visibile comunione d’intenti tra Governatore, immediato Past Governatore e Vice Governatore. Sono certo che ciò avverrà anche ai sommi livelli del lionismo italiano: ogni Governatore nell’ambito multidistrettuale, esattamente come ogni lion all’interno del club, trarrebbe grande beneficio da una esplicita e reale coesione, condivisione e unità di intenti tra PCG, ID, PID e PIP. Ciò avrà un’unica felice conseguenza: il successo nell’azione.
Rafforzamento dell’Associazione
Perchè si diventa o si vuole diventare lions e perchè si continua a rimanere lions? Facilmente possiamo rispondere: per servire, per partecipare a progetti di servizio. Dunque questi progetti, per mantenere o per attrarre nuovi soci, devono essere importanti e significativi, realizzati con modalità coinvolgenti, interessanti e, perchè no, divertenti. Dobbiamo pensare in grande e studiare i reali bisogni della società, anche per convogliare nuove risorse, umane e finanziarie, che ci rendano più forti e visibili. Si, completeremo degnamente la campagna di raccolta fondi prevista nella prima parte del progetto Sight First II, ma non basta! Il mondo ci guarda, ne siamo orgogliosi, ma non possiamo accontentarci dell’apprezzamento espresso dagli opinionisti di tutto il mondo (vedi e leggi, tra gli altri, il Financial Time del 5 luglio); dobbiamo, anche come distretto, essere all’altezza del nostro ruolo trainante e non essere solo spettatori. Al termine della campagna di raccolta avremo l’opportunità di essere protagonisti nell’impiego delle notevoli risorse: iniziamo a pensare seriamente all’ideazione di nostri progetti mirati... Altra tematica segnalata come prioritaria dal nostro Presidente Internazionale è lo sviluppo di progetti per contrastare il problema della fame nel mondo. Questa sollecitazione è stata raccolta da molti clubs di sette distretti italiani, Ib3 compreso, che stanno predisponendo un progetto di collaborazione col PAM (programma alimentare mondiale); un service d’opinione, almeno sino al termine della campagna SF II, che potrebbe coinvolgere club di tutto il multidistretto per poi diventare un service nazionale o internazionale. Questi e tanti altri: progetti importanti, destinati a rafforzare l’immagine, ad attrarre nuovi soci e a rinsaldare i ranghi dell’Associazione.