Giovanni Fasani, nato a Casalbuttano ed Uniti (CR) il 18 settembre 1944. Coniugato con Ghiringhelli Giovanna Paola (Lions Cremona Duomo).
Ha tre figli: Francesco, avvocato; Federico, architetto; Fabio, avvocato e ricercatore di Diritto Penale presso l’Università di Pavia. Sei nipoti: Carlotta, Giovanni, Giacomo, Gabriele, Giulio e Guglielmo.
Ha conseguito il diploma di maturità scientifica presso il Liceo Scientifico “G. Aselli” di Cremona Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia. Specializzazione in Patologia Generale (Pavia 1976) Specializzazione in Clinica Pediatrica (Pavia 1980).
Idoneità ad Aiuto di Pediatria (Roma 1981). Idoneità nazionale a Primario di Pediatria (Roma, 1989). Corsi di Perfezionamento in Puericultura e Neonatologia (Parma, 1989), in Medicina naturale e Biotecnologie (Milano, 1995), in Adolescentologia (Milano, San Raffaele, 1996) Assistente di Chirurgia Generale presso la Divisione di Chirurgia dell’Ospedale di Pontevico (BS) (1972 – 1973) Assistente di Pediatria presso l’Ospedale di Cremona (1974 – 1981) Aiuto corresponsabile di Pediatria presso l’Ospedale di Cremona (1981 – 1992). Pediatra di Libera Scelta convenzionato con l’ASL di Cremona (1992 – 2015). Docente a contratto di Pediatria al corso di Laurea in Assistenza Sanitaria dell’Università di Brescia (Sezione di Cremona) dal 2006 al 2014.
Attestato di Animatore di Formazione per Medici di Medicina Generale (Scuola Europea di Medicina Generale diretta dal Prof. Gallini, 1992-93). Attestato di Animatore di Formazione per Pediatri di Libera Scelta (IReF, Istituto Regionale di Formazione, Milano, 1994 e 2005 – 2006).
Componente Consiglio Direttivo Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Cremona (triennio 2006 – 2008) e Responsabile della Formazione dello stesso Ordine (Responsabile della Direzione per la Certificazione UNI EN ISO 9001:2000 del Settore Formazione – 2007 /2008) Componente del Comitato Scientifico dell’ASL di Cremona per il Sistema ECM / CPD regionale per la Formazione dal 2005 al 2014.
Ha organizzato i Corsi di Aggiornamento obbligatorio per i Pediatri di Libera Scelta della Provincia di Cremona dal 1996 al 2014. È stato membro del Comitato Etico dell’Azienda Ospedale di Cremona.
È stato membro del Comitato Etico dell’Azienda Sanitaria Locale di Cremona. E’ stato Membro del Consiglio Direttivo del Gruppo di Lavoro lombardo di Neonatologia della Società Italiana di Pediatria (1989 – 1991).
È stato Membro del Consiglio Direttivo della Sezione lombarda della Società Italiana di Pediatria (2004 – 2006) Ha partecipato a Gruppi di Lavoro nazionali di Sorveglianza Epidemiologica (medico sentinella): IPMC 1978 – 1984, SPES, CIRI influchild 2001 – 2014.
Diploma di “Esecutore” PBLS, Centro di formazione PBLS Lombardia, Clinica De Marchi, Università di Milano, 2000. Ha frequentato la Scuola Ufficiali Medici (Firenze 1973) Ufficiale medico presso il CAR Savona (Maggio Luglio 1973) Ufficiale medico presso l’11° Reggimento Artiglieria “Legnano” (1973 – 1974).
Grado attuale di Capitano Medico di Complemento. Diploma di Benemerenza con Medaglia di 2° classe Croce Rossa Italiana (2000) Segretario Provinciale e Consigliere Regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) dal 1995 al 2014. Segretario Regionale FIMP dicembre 2010 – marzo 2011. Socio fondatore del Gruppo di Studio Nazionale di Storia della Pediatria affiliato alla Società Italiana di Pediatria (Torino 1998): consigliere nazionale del Gruppo dal 2002 a tutt’oggi. Vicepresidente della Sezione ISDE (Medici per l’ambiente) di Cremona Vicepresidente dell’ADAFA (Amici dell’Arte – Famiglia Artistica) di Cremona Vicepresidente dell’Associazione Culturale “Ex dell’Aselli” di Cremona Consigliere / Revisore dei conti della Società Storica Cremonese Consigliere medico dell’Associazione Onlus “Giorgio Conti” Presidente Sezione Provinciale di Cremona della FEDERSPeV (Federazione Sanitari Pensionati) 2017-2020 Componente del Comitato Etico Val Padana 2017-2019 (Lodi, Cremona Mantova) Delibera ASST Cremona del 22-12-2016 Studioso di Storia della Pediatria e di Storia di Cremona (con particolare riferimento alla storia della stampa e dell’incisione cremonese dal XV al XX secolo e alla Storia della Pediatria cremonese nel XIX secolo).
Ha organizzato alcune mostre di incisioni e di dipinti Autore o coautore alcune monografie e circa 80 pubblicazioni di storia della stampa e dell’incisione cremonese, di Storia della Medicina e di Storia della Pediatria. Ha collaborato e collabora con testate giornalistiche locali e riviste nazionali sugli stessi argomenti Autore o coautore di 40 pubblicazioni di argomento clinico pediatrico Autore o coautore di poster, articoli, comunicazioni e relazioni di Pediatria e di Storia della Pediatria a congressi di Pediatria (Congressi nazionali SIP, Congressi Internazionali di Storia della Medicina: Roma, Bari, Padova, ecc.).
1) Cariche nel Lions Club Cremona Stradivari (Socio dal 1 luglio 1997)
2) Cariche Distrettuali
3) Melvin Jones Fellow: 2002 – 2003 (Service a favore dei Pompieri di New York in occasione dell’attentato alle Torri Gemelle); 2009 – 2010 (Partecipazione alla campagna triennale Sight First II, 2005 - 2008)
4) Collaborazione / partecipazione a convegni Lions del Distretto 108 Ib3, tra cui:
5) Partecipazione e organizzazione degli incontri e delle lezioni nell’ambito del Progetto Martina tra il 2011 ed il 2014: a Cremona, Crema, Piacenza, Bobbio, Lodi, Vigevano, Pavia.
6) Ha curato (con Patrizio Azzini e Silvia Galli) il volume Lions Club Cremona Stradivari 1986 – 2013, la storia del Club.
Il Governatore è un Socio Lions che ha preso l’impegno e ha il privilegio di mettersi al servizio del Distretto nel rispetto dell’etica e degli scopi lionistici. È un Lions che si è assunto l’onere di fare da collegamento tra il Board internazionale e i Soci del proprio distretto, di farsi promotore dei messaggi del LCI Forward: migliorare l’impatto del Service, miglio- rare la visibilità, perseguire l’eccellenza dei Club e dei Distretti, migliorare il valore della membership. Compito del Governatore diviene allora quello di incoraggiare e spronare i Club a condividere le linee guida internazionali, di facilitare e condividere l’azione di servizio dei Club verso l’eccellenza. Chiedo a tutti voi amiche e amici Lions, amiche ed amici Leo, di essermi vicino e di affiancarmi affinché il nostro Distretto 108 Ib3 possa proseguire con efficacia la sua attività di servizio. Lo chiedo ai membri del DG team, ai presidenti di zona, ai coordinatori dei comitati distrettuali, che sono gli interpreti di un collegamento essenziale con i Club e con tutti i Soci. È mio desiderio, come ho già sottolineato, stabilire una continuità con le attività di servizio del passato, mantenendo un costante confronto con coloro che mi hanno preceduto, che sono sicuro vorranno essermi vicino e che rappresenteranno per me una guida irrinunciabile durante il cammino di questo anno da Governatore.
Grande importanza rivestono i Coordinatori distrettuali GLT, GMT e GST, che sono l’asse portante della struttura distrettuale. I club, attraverso analoghe figure di riferimento individuate al loro interno, avranno la possibilità, ma direi meglio il dovere di coinvolgere i Coordinatori Distrettuali per implementare la formazione, per avere indicazioni sull’extension, sulla retention e sulla scelta dei Service: tutti momenti essenziali per una costante crescita lionistica. Non meno importante appare il coinvolgimento del Coordinatore LCIF, riferimento essenziale per conoscere le opportunità sia di contribuire, che di accedere ai finanziamenti, che la Fondazione Internazionale da cinquant’anni eroga per Service che hanno reso unica la nostra l’Associazione. Essere vicini alla LCIF significa dimostrare la propria appartenenza internazionale, significa favorire il raggiungimento di obiettivi simili a quelli che hanno fatto ottenere ai Lions il riconoscimento di prima Associazione di Servizio al mondo. E già sappiamo che la LCIF ci chiederà un grosso sforzo nei prossimi anni per portare avanti altri Service di impatto universale come Sight First o One Shot - One life.
Affinché i Club possano portare avanti una efficace attività di servizio è necessario che abbiano al loro interno Soci attivi e propositivi, siano essi soci da lunga data o Nuovi Soci. Questi ultimi potrebbero essere più vantaggiosamente individuati tra giovani motivati, disposti al servizio, leader nella propria professione, che possano essere fondamentali per dare nuovo slancio al Club. Dobbiamo cercare di abbassare l’età media dei nostri soci, oggi attestata oltre i sessant’anni, per dare più chance al futuro dei club e dell’Associazione. Senza nuovi soci il club si impoverisce progressivamente ed esaurisce la sua propensione al servizio. È ndispensabile essere molto vicini al nuovo socio, facilitarne l’inserimento nel club e la coesione con gli altri soci, stimolarne l’orgoglio dell’appartenenza, valorizzarne le competenze. Perché un Club possa raggiungere al meglio i suoi scopi è necessario che tutti i soci, soprattutto i nuovi soci vengano, coinvolti nell’attività dei Consigli e dei Comitati, esortandoli a manifestare nuove idee e nuove proposte. Un socio che non viene coinvolto a partecipare all’attività del Club, sarà un socio che svilupperà disaffezione nei confronti del Club stesso e dell’Associazione. È fondamentale che all’interno dei club regnino armonia ed amicizia. L’amicizia nasce e si rafforza frequentando i meeting e gli intermeeting. Solo così i Club possono diventare vere fucine di idee e di nuove proposte, di condivisione degli obiettivi. Ci accorgeremo che Service che a prima vista ci apparivano come sogni, affrontati insieme con volontà e tenacia possono diventare realtà.
Tra gli obiettivi da perseguire il Club deve comprendere quello dell’incremento della presenza femminile. Le donne, come abbiamo sempre più spesso occasione di vedere sono più propositive e più attive. I Club con maggiore presenza femminile sono frequentemente più ricchi di iniziativa rispetto a quelli caratterizzati dalla sola presenza maschile.
Nei primi cento anni di vita i Lions hanno portato avanti battaglie contro la cecità, contro la fame, contro le malattie, contro gli effetti dei disastri ambientali, ed anche oggi e per i prossimi anni l’Associazione internazionale ci chiede di impegnarci nelle cinque grandi aree tematiche del Diabete, dell’Oncologia pediatrica, dell’Ambiente, della Fame e della Vista con particolare attenzione ai giovani. A ciò andranno aggiunti i Service Nazionale, il Tema di Studio nazionale e i numerosi Service nei quali i Lions italiani sono ormai da tempo impegnati.
La scelta del Service è il biglietto da visita del Club: “Service al centro!” è l’esortazione che sentiamo ripetere. È palese l’impossibilità dei Club di impegnarsi per tutti gli ormai numerosissimi Service di rilevanza nazionale, multidistrettuali o distrettuali. Vi è il rischio di disperdere energie preziose senza garanzia del raggiungimento degli obiettivi.
Sono certo che ogni Club saprà scegliere e si impegnerà con tenacia in quei Service che ritiene realistica- mente realizzabili e che maggiormente rispondono ai bisogni della comunità nella quale opera. Il Service oltre che rappresentare una gratificazione per il Socio, deve diventare uno richiamo all’affiliazione. Il costante aumento richieste di aiuto richiede un aumento Soci e certamente vi saranno persone che osservando ciò che facciamo sentiranno il desiderio di far parte di un’Associazione che risponde concretamente ai bisogni della comunità. Nel sottolineare che i Club sono autonomi nelle loro scelte, va ricordato che devono essere consapevoli della loro appartenenza al Lions Clubs International e degli indirizzi che lo stesso ci propone. Ogni anno assistiamo alla parcellizzazione e alla dispersione di fondi ed energie in nuovi piccoli service. Meglio sarebbe che più club condividessero Service di più ampio respiro: unire le forze, con il contributo essenziale dei Leo, offrirebbe maggiori possibilità di successo. Uniti siamo in grado di organizzare eventi importanti e di raggiungere obiettivi insperati.
I nostri obiettivi devono essere la solidarietà verso i bisognosi e la sussidiarietà verso le istituzioni pubbliche e private no-profit impegnate nelle attività di volontariato. Nel momento in cui diamo risposte ai bisogni della comunità e dei singoli dobbiamo farlo nel rispetto della loro dignità, ricordando che proprio coloro che noi aiuteremo saranno i primi no- stri supporter. Penso che anche i Service di opinione abbiano una loro funzione e possano essere fonte di riflessione, così come non dimenticherei neppure il ruolo che possiamo giocare nella tutela del patrimonio culturale delle nostre comunità: service in questa direzione sono service proiettati verso le generazioni future.
La collaborazione con i Leo andrà incrementata. È necessario che i Leo partecipino alle nostre iniziative, così come è necessario che i Lions si attivino per partecipare ai Service dei Leo. Dobbiamo trovare i modi per favorire il passaggio da Leo a Lions al fine di non disperdere le risorse impegnate e il bagaglio di entusiasmo che i Leo portano con sé. È necessario superare le difficoltà che sino ad oggi hanno reso problematica, quando non impossibile, l’affiliazione dei Leo nei Club Lions. L’applicazione del protocollo Leo – Lions da poco modificato rappresenta il punto di partenza per una sempre maggiore integrazione tra Leo e Lions.
La Formazione, si è detto, va implementata a tutti i livelli, dal nuovo socio agli officer distrettuali. È indispensabile individuare nuovi leader che in un prossimo futuro possano dare il loro fattivo contributo all’Associazione, a partire dai Club dove non di rado assistiamo alla difficoltà di ricoprire le cariche di vertice. La formazione è in grado di fornire gli strumenti e i metodi per favorire la crescita della nostra Associazione, di preparare leader che siano in grado di guidare, di ascoltare e di valorizzare le idee altrui rinunciando ad inutili personalismi.
Anche la Comunicazione merita un’attenzione particolare. La presenza di comitati specifici all’interno della struttura distrettuale e di un responsabile della comunicazione previsto e consigliato all’interno di ciascun club sono tesi a migliorare la comunicazione sia interna, che esterna. Una migliore comunicazione interna, strettamente bidirezionale, tra distretto e soci renderà i soci stessi più informati delle attività dei vari club, più appagati e più consapevoli della propria appartenenza alla famiglia Lions. Aumenterà anche la possibilità di partecipare ad eventi ed incontri altrimenti ignorati. Altrettanta attenzione va posta alla comunicazione verso l’esterno, troppo spesso distorta, autocelebrativa e costituita da notizie di scarso interesse. Una corretta comunicazione verso l’esterno è essenziale per far conoscere l’attività dei Lions. Solo così la comunità avrà la percezione di ciò che i Lions sono capaci di fare. Oggi i mezzi di comunicazione si sono moltiplicati. La ‘vecchia’ carta stampata con le sue locandine, i suoi pieghevoli e i suoi giornali è stata affiancata dall’informazione via web con i suoi numerosi contenitori, che devono essere utilizzati, ma avendo cura di trasmettere informazioni serie e corrette. Sito, blog, facebook, instagram, twitter, sono divenuti mezzi irrinunciabili di comunicazione, ma non privi di insidie.
All’interno della complessa macchina organizzativa internazionale e nazionale della Convention Milano 2019, il Distretto si è dotato di un proprio comitato, al quale è possibile fare riferimento per maggiori informazioni e nello stesso tempo è stato è stato chiesto a ciascun club di individuare un referente per l’evento. È il momento di dimostrare che il Distretto 108 Ib3 è pronto a dare un contributo rilevante per la riuscita di questo evento unico e irripetibile. Sono certo che nessun Club vorrà farsi sfuggire questa occasione di mostrare la mondo, chi sono i Lions italiani.