Mirella Gobbi è nata a Voghera il 28 gennaio 1954.
È coniugata con Giovanni Maino, consulente aziendale.
Ha conseguito la laurea in Lingue e Letterature straniere moderne con specializzazione in lingua e letteratura francese presso l’Università Cattolica di Milano il 7 luglio 1978.
Nello stesso anno intraprende la carriera scolastica presso alcuni istituti di scuola media superiore della provincia di Pavia. Nel 1984 è vincitrice di concorso a cattedra; insegna nei principali istituti superiori di Voghera e dal 1993 è docente di Lingua e Letteratura francese presso il Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” della stessa città. Partecipa ad iniziative e progetti scolastici aventi l’obiettivo di sviluppare una concezione “europea” dell’educazione e dell’innovazione didattico-metodologica attraverso la realizzazione di stages all’estero per studenti e attraverso il confronto e la cooperazione di scambi di classi ed insegnanti europei.
Nel 1995 è nominata dal Touring Club Italiano Console per la città di Voghera e l’Oltrepò Pavese, ovvero rappresentante del sodalizio presso le autorità e strutture locali.
Coltiva interessi per gli studi umanistici. È appassionata di storia dell’arte e antiquariato. È impegnata in attività umanitarie e sociali.
Ha ricoperto le seguenti cariche lionistiche:
La forza del Lions Clubs International si basa sull’esperienza di una tradizione che ha saputo ascoltare il richiamo di chi ha bisogno ed è nella continuità di questa tradizione che dobbiamo prepararci ad affrontare il nostro futuro di servizio.
Ritengo che vivere il lionismo oggi significhi essere soggetti attivi nella società, nella consapevolezza che non possiamo disgiungere la nostra realtà locale dalle nuove esigenze di servizio che l’attuale scenario mondiale ci presenta. La nostra associazione possiede, attraverso i Club, le potenzialità e le competenze per realizzare grandi progetti in ogni campo, sia nel proprio territorio, sia nel più vasto orizzonte internazionale.
Proseguendo nel solco tracciato in questi anni, caratterizzati da una proficua e serena collaborazione con il PDG e con il DG, ritengo necessario continuare a perseguire obiettivi ben definiti nel tempo, concreti e misurabili, che si esplichino in azioni efficaci e condivise, mettendo a frutto quel capitale sociale che ci siamo creati nel tempo, agendo al servizio della società secondo i principi dell’Etica lionistica.
I Club: La nuova Mission dei Lions recita: “promuovere la comprensione internazionale per mezzo dei Lions Club”. Ciò conferisce ad ogni Club la potenzialità di divenire strumento per la comprensione tra i popoli. Ma questa potenzialità, per realizzarsi, deve passare attraverso una fase di rinnovamento, consistente nell’analisi delle mutate realtà socio-culturali e nella valutazione delle nuove esigenze della società in cui viviamo, al fine di servire la collettività realizzando progetti di servizio che corrispondano effettivamente ai bisogni.
Spesso contrastiamo i cambiamenti perché non è facile abbandonare modi di pensare e di fare a noi familiari ma se guardiamo le cose da un altro punto di vista potremmo cogliere un’ottima opportunità di crescere qualitativamente.
Il Socio: Il Board ha deliberato nell’ottobre 2007 una modifica della Mission nella quale si individua la tendenza a voler conferire al socio il senso di una più attiva e consapevole partecipazione civica, derivante dalla constatazione che si è modificato il senso dell’essere cittadino perché, semplicemente, è cambiata la società.
Da qui la volontà di mettersi al passo con un mondo in continua evoluzione, nella convinzione che il we serve del terzo millenio passi attraverso il recupero di una cultura civica, di una crescita dell’individuo, basata sul rispetto dell’altro, concetto che si rispecchia nei principi e nei contenuti della Carta Lions della Cittadinanza Umanitaria.
La partecipazione civile è servire la comunità in modo responsabile perché mettiamo in gioco noi stessi, i nostri valori, le nostre capacità.
La nostra Associazione, forte delle capacità umane e professionali dei propri Soci, può concorrere all’individuazione dei bisogni sociali e alla conseguente azione di miglioramento.
Distretto: Ricordando che il Distretto è una struttura al servizio dei Club, è necessario che ogni Comitato presenti progetti che, oltre ad avere la caratteristica di essere realizzabili, possano attirare l’attenzione e l’interesse dei Club stessi al punto da trasformarli in service.
Attraverso un’azione propositiva e mai impositiva, i Comitati dovranno porsi come organi di consulenza progettuale e metodologica (fornitori di know-how), rendendosi disponibili ad un lavoro di gruppo che, attraverso lo scambio di idee e la condivisione delle attività, favorisca il miglioramento dell’azione di servizio.
Quando si individuino comuni caratteristiche trasversali, è auspicabile che più Comitati, anziché sovrapporsi nelle iniziative, si riuniscano in team di lavoro per sfruttare le sinergie al fine ottenere risultati più incisivi e visibili.
È importante coinvolgere i Club attraverso un lavoro di sensibilizzazione su problematiche o tematiche legate al vivere quotidiano, sociale, culturale che potrebbero essere declinate in service di varia natura, ricordando che qualsiasi iniziativa deve essere condivisa dal Club.
Questo coinvolgimento operativo tra i Comitati Distrettuali e i club, basato su un rapporto di sereno e rispettoso scambio d’idee, ha anche lo scopo di creare una maggiore partecipazione che si auspica possa contribuire al mantenimento dell’effettivo.
Service: La nostra è un’Associazione di Club che vive attraverso il forte e sentito senso di appartenenza e di collaborazione dei suoi Soci. Ovviamente il Club progetta e realizza service nel rispetto della propria autonomia ma questa non può affrancarsi da ciò che deve essere sempre il rispetto della Missione, degli Scopi, dell’Etica del LCI.
Servire significa oggi invitare i Club a prestare attenzione alle nuove necessità della società, a non produrre soltanto assistenzialismo locale che, pur meritorio ed utile, limita e non sfrutta appieno il nostro enorme potenziale di servizio.
Servire significa contribuire a sostenere le grandi campagne umanitarie (si deve essere orgogliosi del successo delle due Campagne Sight First!) e i progetti multidistrettuali, interessarsi alle attività rivolte a debellare la fame nel mondo e ad alleviare le sofferenze delle popolazioni indigenti, mantenere attivi i nostri service permanenti, contribuire al service e al tema di studio nazionali, realizzare importanti service di circoscrizione e di zona.
Noi Lions siamo in grado di progettare e a realizzare service di ampio respiro, di larga visione e di qualità, perché noi sappiamo “fare la differenza”.
Comunicazione: Per costruire una efficiente immagine del Lionismo, dobbiamo mostrare agli altri ciò che sappiamo e vogliamo fare. Più le nostre azioni saranno importanti più l’attenzione verso di noi aumenterà e più gratificante sarà il nostro agire.
La rapida evoluzione della tecnologia delle comunicazioni degli ultimi anni ha reso facilmente disponibili sofisticati mezzi che hanno accelerato in termini esponenziali i contatti da un punto all’altro di questo nostro “villaggio globale” e ne hanno conseguentemente modificato anche gli strumenti e i modi di presentazione.
È necessario far sapere per fare riconoscere e far legittimare da tutti il ruolo dei Lions quali catalizzatori di energie e risorse spendibili nell’impegno umanitario.
Occorre pertanto perseguire l’eccellenza del servizio attraverso una costante, incisiva, oltre che corretta, attività di comunicazione e di informazione all’interno e al di fuori dell’associazione tramite i media e i nostri siti web.
Formazione: Già nel passato anno sociale si è attivato il Team Merl al fine di organizzare un’azione efficace di Membership, Extention, Retention e Leadership, secondo un progetto operativo in più fasi (analisi, azione, monitoraggio, verifica), per ciascuna delle quali sono stati individuati modalità, strumenti e tempi.
La metodologia impiegata ha seguito il classico ciclo del controllo di processo improntato al miglioramento continuo. Sulla base dei risultati ottenuti si cercherà di mantenere o ridefinire il metodo, tenendo presente che la formazione è un momento fondamentale al fine di valorizzare ed indirizzare le risorse umane che i Lions già possiedono.
LEO: Il Distretto 108Ib3 ha mostrato un segno tangibile della vicinanza ai Leo attraverso la stesura delle “Linee guida dei rapporti tra Lions e Leo nel Distretto”, aventi lo scopo di regolare i rapporti tra queste due realtà. La conoscenza di queste linee permette una più intensa collaborazione ed una più fattiva integrazione volte al raggiungimento di obiettivi e progetti comuni e consente di definire in modo chiaro i rapporti tra Lions Club Padrino e Leo Club, i ruoli di Leo Advisor e Chairperson Distrettuale Leo e di chiarire la partecipazione dei Leo alla vita del Distretto nonché di spiegare l’eventuale passaggio da Leo a Lions.
Il trend positivo di crescita avuto in alcune zone sarà lo stimolo per favorire la crescita del mondo Leo, ricco di energie e di operatività, in tutto il Distretto