Il 28 aprile u.s., l’Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco ha dato vita a due conferenze del Service Lions di rilevanza nazionale “Interconnettiamoci…ma con la testa”. Il pregevolissimo relatore, prof. Antonio Bernini, lions mantovano, in due step diversi, ha parlato a 130 alunni, 9 insegnanti e 2 altri adulti della Scuola Primaria ed a 364 alunni, 25 insegnanti e 3 altri adulti della Scuola Secondaria di Primo Grado. I due incontri sono stati organizzati dalla Coordinatrice distrettuale del Service, past Governatore Adriana Cortinovis Sangiovanni in collaborazione con il Presidente di Zona A Giuseppe Somma, grazie alla disponibilità della Preside, prof. Albertina Ricciardi e dei docenti Monica Cavalletti ed Emanuela De Gaudenzi (referenti del percorso di Educazione Civica dell’Istituto) e di Biagio Caruso (animatore digitale).
Con molta competenza e generosità, il prof. Bernini ha affrontato il problema della sicurezza in rete attraverso un collegamento online, per cui tutti i ragazzi hanno potuto seguire in classe le relazioni a loro dedicate, spesso condotte in termini interattivi: questo ha permesso a parecchi di loro di porre domande a cui il relatore ha esaurientemente risposto. Dopo i saluti della Dirigente, prof. Albertina Ricciardi, il prof. Bernini ha tracciato una sintesi dell’evoluzione e della trasformazione negli anni di computer e cellulari, che ci “aprono una finestra sul mondo” e che, come tali, non vanno demonizzati. Tuttavia, è necessario un uso consapevole e sicuro della tecnologia, bisogna mettere in atto precauzioni tecniche e comportamentali per non incorrere nei pericoli della “rete”. Sono state affrontate poi varie questioni relative alla realtà informatica e telematica che viviamo quotidianamente: pirateria online, cyberbullismo, cyberpedofilia, furto di identità, phishing e reputation online. Dal momento che nessuno su internet “è mai anonimo e che quanto pubblicato rimane per sempre”, “i ragazzi devono stare attenti a non entrare in contatto con persone che non conoscono davvero nella vita reale, a non dare informazioni di se stessi, a pubblicare foto da cui si può risalire a dati sensibili personali ed a seguire le regole della “rete”, che vanno rispettate, per non incorrere in pericoli ed in situazioni spiacevoli. Il messaggio forte, convincente e molto approfondito del relatore è stato ampiamente recepito dai ragazzi e dai docenti, che auspicano, in futuro, di poter organizzare un analogo incontro anche per le famiglie, al fine di proporre comportamenti e strumenti adeguati per difendere ed aiutare i propri figli contro i pericoli a cui potrebbero andare incontro.