IL SERVICE DI RILEVANZA NAZIONALE “INTERCONNETTIAMOCI, MA CON LA TESTA...” SI ESTENDE

Due incontri molto interessanti per la prevenzione dei pericoli del web sono stati organizzati dalla Coordinatrice distrettuale 108 Ib3 per la Cittadinanza Umanitaria Attiva, past Governatore Adriana Cortinovis Sangiovanni e dal presidente di Zona Giuseppe Somma, con l’IC “Berinzaghi” di Pandino e con l’IC “L. Chiesa” di Spino d’Adda, con il patrocinio del LC Pandino il Castello.
Un grazie al Dirigente Scolastico di Pandino, prof. Giovanni Roglio, ed ai docenti, Ilaria Panariello, Francesca Poggioli, Stefano Rancati (animatore digitale) e Magda Carrer, che hanno portato all’incontro, svoltosi online, con l’ausilio di slide e video, 150 alunni della scuola primaria e 260 della scuola secondaria di primo grado. Un grazie va anche al Dirigente Scolastico di Spino d’Adda, prof. Enrico Fasoli, che, grazie alla collaborazione delle docenti Erica Zaneboni, Denise Aiolfi e Linda Guerini, ha consentito la presenza di alunni della classe terza della primaria di Spino d’Adda e di analoga classe di Dovera, per complessivi 38 alunni. Gli incontri si sono svolti in due giorni diversi, per consentire la presenza anche di 40 adulti, genitori ed insegnanti, in orario più consono alle proprie esigenze lavorative.
Relatore, molto qualificato e disponibile, è stato l’ing. Piero Fontana, socio del Lions Club Cecina, colonnello del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito che, attualmente, presta servizio a Roma come Capo della Divisione “Sistemi Informatici” della Direzione per l’Informatica, la Telematica e le Tecnologie avanzate del Ministero della Difesa. E’ inoltre Membro dell’International Information Security System Certification Consortium, una delle più importanti Associazioni che, nel mondo, promuovono la conoscenza, la formazione e lo sviluppo nel campo della Sicurezza Informatica. Grazie ad un currriculum di eccellenza, il col. Fontana ha spiegato a studenti, docenti e genitori i pericoli derivati da un uso improprio della “rete”, che può implicare attacchi dall’esterno e tentazioni digitali da parte degli utenti, che possono cadere in reati, come ingiuria, diffamazione, sostituzione di persona, pirateria online, cyberbullismo, cyberpedofilia, violenza fisica, verbale e psicologica, per un uso distorto della tecnologia. Il relatore, con tecnica interattiva, ha  sollecitato i ragazzi a porre domande, per chiarire i loro dubbi e per raccontare la loro esperienza con i social. Questo tipo di conferenza è continuamente aggiornato, discusso, rivisto ed affinato con la collaborazione degli insegnanti ed adeguato al pubblico coinvolto.
Lo scambio di opinioni, molto dinamico e costruttivo, con alunni, docenti e genitori, ha offerto spunti che potranno essere ulteriormente indagati in futuro, soprattutto relativamente a quelle app che potrebbero aiutare, non solo i figli, ma anche i genitori a supportare i giovani nel loro viaggio nel mondo digitale.

 Adriana Cortinovis Sangiovanni

                             

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