Serata partecipata e intensa, quella che si è svolta al “Ridottino”, ed interamente incentrata sul Parkinson cui il Lions club Crema Gerundo dedica, da due anni, un service.
Il Presidente Mauro Merico ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti, al relatore Dr. Michele Gennuso, neurologo presso l’Istituto Clinico Città di Brescia; alla Dr.ssa Bianca Baruelli, Presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi; a Marco Mantegazza, Presidente dell’Associazione “Tartaruga Onlus” e ad Anna Laura Maurin Vice Presidente dell’associazione stessa e coach del progetto “Boxe for Parkinson”.
L’inizio della serata è stato contrassegnato dall’entratura di due nuove socie: Paola Merico e Stefania Serina e dall’ufficializzazione dell’ingresso di Maria Luisa Gasparini e dal rientro di Andrea Goldaniga; ai Past Governatori Cesare Senzalari e Angelo Chiesa il compito di consegnare gli Chevron di affiliazione al club, cerimonia non avvenuta in precedenza causa pandemia.
L’excursus del Dott. Gennuso parte dal 1917 quando la malattia del Parkinson veniva descritta, per errore, come paralisi che crea tremore. Da qui si è arrivati a comprendere l’importanza della produzione della dopamina tramite l’attività motoria per almeno trenta minuti al giorno, questa è una terapia che permette di continuare a vivere, se non a guarire, grazie anche ad un approccio multidisciplinare che coinvolge il neurologo, lo psicologo, il neuropsicologo con l’obiettivo di “prendere a pugni il Parkinson” cercando di ridare forza, coordinazione ed equilibrio. Importantissime sono le relazioni con gli altri, soprattutto con i familiari, perché le malattie degenerative hanno bisogno di essere stimolate affinché il paziente riesca ancora ad acquisire la percezione del proprio corpo.
E’ seguito l’intervento della Dottoressa Baruelli, che ha ringraziato il club per il sostegno con la creazione, presso la FBC, di una palestra “Boxe for Parkinson” senza contatto, un’attività del tutto innovativa volta a migliorare la qualità di vita e l’autonomia motoria. Nel tempo sarà possibile dare una risposta concreta alla cura geriatrica, soprattutto perchè il paziente, interagendo con gli altri in questa attività sportiva, non si senta mai solo.
Dal canto suo Marco Mantegazza ha sottolineato l’importanza dell’informazione e sensibilizzazione sulla malattia e AnnaLaura Maurin, grazie all’aiuto del club, (che si è fatto anche carico dell’affiliazione alla organizzazione americana) ha portato a Crema, in qualità di coach, questa attività innovativa della boxe senza contatto.
Grande l’interesse suscitato da questi interessanti interventi.

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Il Dott. Michele Gennuso, neurologo presso l’Istituto Clinico Città di Brescia insieme al Presidente L.C. Crema Gerundo Mauro Merico.

Serata di festa e solidarietà per il Lions Club Crema Gerundo, presieduto da Mauro Merico, quella di giovedì 16 dicembre presso il circolo del Golf di Ombrianello.  In un clima di perfetta armonia, vissuta con l’intento di ritrovare serenità e speranza nel prossimo futuro, si è levata la voce calda e possente di Deborah Tundo, magistralmente accompagnata dal Maestro Alessandro Lupo Pasini, che si sono esibiti in un medley di canzoni italiane ed internazionali, ricreando una delicata e sublime atmosfera natalizia.
Questa parentesi musicale ha ben introdotto il momento clou della serata: infatti la socia Franca Firmi ha realizzato, come ormai da molti anni, le sue originali ed artistiche sfere di Natale, che sono state molto apprezzate, il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Centro Aiuto alla Vita. 
In seguito il Presidente Merico ha consegnato un contributo al Maestro Lupo Pasini che, in qualità di esaminatore della Scuola Musicale di San Pellegrino, collegata alla Royal London School of Music, lo devolverà, come borsa di studio ad un alunno meritevole.
Il Presidente ha poi ricordato il service dedicato alla Centro Cani Guida per non vedenti di Limbiate: dove, con il contributo del club, ben quattro cuccioli verranno allevati per questo scopo e ancora la pubblicazione del tradizionale Calendario, quest’anno arricchito dalle fotografie di Crema, generosamente concesse da Umberto Cabini, che è stato apprezzato da tutti.
Infine, ma non meno importante, la distribuzione a tutti i presenti, del libro dedicato al secondo Concorso letterario “Lion Piera Merico Buzzella” il cui caro ricordo rimane indelebile e dal titolo, mai così attuale: “Il mio capo si chiama Margherita”, inoltre ai soci è stata offerta dal Presidente una chiavetta contenente gli scatti degli ultimi 20 anni del sodalizio, assemblata da Alberto Zambelli, il nostro “fotografo di corte”. Bellissimi ricordi!
Una serata coinvolgente, una piena adesione agli scopi Lions, che rende orgogliosi e fieri tutti i soci nella consapevolezza di appartenere ad un club vitale e sempre attento al territorio.

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Da sinistra: Il Presidente del L.C. Crema Gerundo, Mauro Merico; la cantante Debora Tundo e il Maestro Alessandro Lupo Pasini.

Il 10 novembre u.s. si è ufficialmente concretizzato uno dei service che il Lions Club Crema Gerundo ha dedicato alla comunità locale con la consegna di 16 apparecchi TV di ultima generazione alla R.S.A. di via Zurla.
Ad accogliere il Presidente del club Gerundo, Mauro Merico, accompagnato dalla Past President Roberta Iacobone e dal Consigliere Walter Ruffoni, la Presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi dott.ssa Chiara Baruelli e l’equipe dell'Istituto.
Nell'esprimere il suo ringraziamento, la Dott.ssa Baruelli ha precisato in un suo scritto: “Una preziosissima donazione che avete voluto disporre a favore della F.B.C. e soprattutto di tutti gli ospiti, presenti e futuri. Individuare la necessità di poter fruire di apparecchiature TV di ultima generazione che garantiscano l'accesso all'informazione e all'intrattenimento, è stato un gesto di grande attenzione per il lato umano e relazionale della vita che si svolge all'interno delle strutture e dei nostri servizi. Gli ospiti potranno così avere miglior accesso a più contenuti multimediali e gli operatori del servizio animazione ed educazione avranno l'opportunità di strutturare iniziative di maggior impatto”.
Parole che danno grande conforto e sintetizzano l'orgoglio di essere costantemente presenti per intercettare le istanze della nostra comunità e per essere il più possibile vicini, anche se non in presenza, ai più deboli e fragili.