DEMENZE ED ALZHEIMER: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE POST COVID

Anche quest’anno, in data 25 Settembre, a Pavia, presso il Salone degli Affreschi dell’Almo Collegio Borromeo, si è parlato d’Alzheimer, nell’ambito di un convegno patrocinato dal Lions Club Pavia Regisole ed organizzato dal Prof. Giovanni Ricevuti, Professore di Geriatria dell’Università di Pavia, nonché socio del club. Ampia l’assemblea di partecipanti, sia in presenza, nel pieno rispetto delle normative sanitarie, sia da remoto tramite webinar. 
I saluti istituzionali sono stati portati dall’On. Ciocca, da Bruxelles, che ha ricordato un importante bando dell’European Innovation Council per supportare la ricerca nel settore dei dispositivi medici che monitorino e stimolino l’attività dei tessuti cerebrali; dall’On. Cattaneo, che ha fatto il punto sul PNRR nel settore medicina e dal Vescovo di Pavia Mons. Sanguineti, che ha auspicato una sempre maggiore attenzione all’ammalato rispettandone la dignità e dando supporto anche ai familiari. 
Ha aperto i lavori il Dott. Bozzani, in rappresentanza dei Club Lions della Zona A Circoscrizione II e del Policlinico S. Matteo, ricordando la mission lionistica di tutelare e preservare la salute e quindi l’Alzheimer, malattia in continua espansione, che colpisce il paziente, ma coinvolge anche i familiari ed i care givers. Il Dott. Gagliano, Responsabile Organizzazione e Gestione Risorse dell’ASSL 3 di Genova e il Dott. Frisone, Direttore Socio-Sanitario dell’ASST di Lecco, hanno affermato che oggi, il malato d’Alzheimer, è costretto a ricoveri impropri, perché manca un processo di presa in carico, che potrebbe essere affidato all’infermiere di famiglia con il ruolo di collaborare con il medico di base per seguire il paziente a domicilio, garantendo l’aderenza terapeutica alle cure.
Da Londra è intervenuta la Dott.ssa Barbarino, Alzheimer Disease International UK, che ha riportato deprimenti statistiche: il 75% di malati d’Alzheimer nel mondo non sono diagnosticati e si stima che dal 25% al 45% dei decessi per COVID 19 sia di malati con demenza ed il Prof. Ricevuti, ha supportato questa tesi, sostenendo la correlazione tra COVID e Alzheimer: il COVID ha fatto peggiorare le demenze, le demenze hanno favorito l’aggressione del corpo dal COVID.
Il Dott. Coronelli, Prof. a contratto di Medicina del Territorio e Geriatria dell’Università di Pavia, medico di medicina generale, e il Dott.  Pasotti, MMG a rappresentanza dell’ASP, descrivono l’Alzheimer quale malattia caratterizzata da una mancanza di tempestiva diagnosi, che i medici di base dovrebbero intuire fin da subito, ma essendo oberati da problemi burocratici, sono ostacolati nell’individuarla rapidamente. Prima della conclusione, è stato riservato un intervento agli studenti di varie facoltà che hanno esaminato la patologia sotto i vari aspetti, legati ai loro studi.
Ha chiuso i lavori la Dott. ssa Decembrino, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’ASST Vigevano, Presidente della Commissione Sanità del Comune di Pavia. L’Alzheimer, ha detto, è un’emergenza sanitaria che s’accompagna ad un’emergenza psicosociale, che non riguarda solo il paziente, ma anche i famigliari, costretti ad affrontare problematiche alle quali Amministrazioni e Comuni, saranno quindi chiamati a dare una risposta concreta, perché si tratta di affrontare, non solo un problema di sanità pubblica, bensì anche sociale, con ripercussioni a livello economico, perciò risulterà importante,  oltre al ruolo della società civile, anche l'impegno dei Lions nello svolgimento della loro missione di servizio.

Marco Sacchi