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Lions Maurizio Gramegna
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Quali sono le motivazioni che portano all’ideazione di un service? Quasi sempre esso ha il suo punto di partenza da una esigenza del territorio, da una lacuna di servizio o da un disagio della popolazione.
Questo è proprio il caso del progetto di realizzazione di un Centro Diabetologico Multi-specialistico nelle strutture dell’ex Ospedale di Broni che il Lions Club Stradella Broni Host ha ideato e perseguito con determinazione. Una proposta molto ambiziosa ed altrettanto significativa per tutto l’Oltrepò orientale, territorio che, ad oggi, può unicamente contare su un ambulatorio diabetologico di monitoraggio della terapia, senza la possibilità di visite specialistiche, tanto necessarie per la cura della patologia diabetica, se non recandosi nelle strutture ospedaliere di Voghera o Pavia.
Un progetto di questa portata ha bisogno: di collaborazioni a più livelli, a cominciare dall’ASST, Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, e dei responsabili del servizio di Diabetologia; di molteplici competenze, da quelle organizzative a quelle relazionali fino a quelle gestionali ed economiche; di comunicazione e condivisione tra Lions club ed altre associazioni per fare rete; di lavorare in sinergia col Distretto e di risorse economiche considerevoli, perciò la Fondazione Lions Clubs International (LCIF) è stata una spalla fondamentale per la finalizzazione dell’iniziativa.
Ma in cosa consiste il progetto del Centro Diabetologico Multi-specialistico? Sinteticamente il Centro si prefigge lo scopo di riunire in un solo luogo tutte quelle specialità che sono necessarie per la gestione della patologia; dalla cardiologia all’oftalmologia, alla nutrizionistica, al trattamento del piede del diabetico fino all’attività fisica in palestra.
L’ASST ha subito dimostrato grandissimo interesse, mettendo a disposizione i locali necessari, oltre all’esistente ambulatorio diabetologico, infatti il progetto consentirà di recuperare tali ambienti, di arredarli con tutto ciò che serve per ospitare i pazienti ed i medici e dotarli di tutte le strumentazioni più attuali e necessarie per la diagnostica e le indagini al fine del monitoraggio del paziente diabetico; inoltre, provvederà anche ad interventi strutturali per adeguare spazi da adibire a palestra.
Un’idea ambiziosa, come detto, che assomma un budget pari a circa 75.000 dollari e che la LCIF, riconoscendo la validità, l’importanza ed il forte impatto sul territorio, ha finanziato con la quota massima prevista, coprendo il 75% dei costi totali. Ora sarà scrupolosa la nostra attenzione e minuzioso il nostro controllo perché tutto venga realizzato nel migliore dei modi e nella massima celerità.
Una storia di successo quindi del Lions club Stradella Broni Host e del Distretto 108 Ib3, ma, soprattutto, un esempio che la collaborazione con la LCIF è un punto focale per essere più incisivi nelle nostre azioni di servizio.
Maurizio Gramegna
Il Service “Una mela per chi ha fame” è diventato per il Lions Club Stradella-Broni Host una piccola tradizione che si ripete ormai da quattro anni. Nato grazie all’iniziativa del L.C. La Spiga di Milano, il Service ha mantenuto il suo spirito di vicinanza alla popolazione realizzando contemporaneamente due obiettivi, il primo ovviamente quello di raccogliere fondi da destinare alle famiglie in difficoltà, ed il secondo quello di portare noi Lions all’interno della società per renderci visibili e riconoscibili con, anche, azioni dirette. Inoltre, col perdurare di questa pandemia che ancora ci costringe a mille attenzioni, poter essere tra la gente, certamente con le dovute precauzioni, ha il senso di una piccola apertura verso il ritorno alla vita di relazione e di condivisione.
Il Service ha portato alla raccolta di 2000 euro che, il 25 Novembre scorso, sono stati devoluti ed equamente divisi, tra le due associazioni caritatevoli esistenti sul nostro territorio, cioè il Pane Quotidiano di Stradella ed il Pane di Sant’Antonio di Broni, cementando una collaborazione che ha portato evidenti e significativi frutti già negli anni passati.
Maurizio Gramegna
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La serata di consegna dei proventi della raccolta alla presenza del Presidente Emilio Piccinini e delle due Responsabili delle Associazioni, Marisa Guarnaschelli ed Elisa D’Auria.
Presentazione della giornata per la commemorazione di Agostino Depretis, svoltasi lunedì 11 ottobre u.s., in collaborazione tra Comune di Stradella e Lions Club Stradella Broni Host.
Il socio Lions Ettore Cantù ha tenuto una conferenza sulla figura e l’azione di Depretis nei due mesi in cui fu Prodittatore di Garibaldi in Sicilia e si scontrò col Generale che non voleva riconoscere l’annessione della Sicilia al Regno di Sardegna.
Noi Lions siamo abituati a renderci disponibili per attività di service presso le nostre collettività, cercando di cogliere le esigenze del territorio o addirittura di anticiparle, ma mai come in questa occasione la nostra identità lionistica, pur mantenendo la propria peculiarità, si è unita a tutte le altre associazioni del territorio: Protezione Civile, Carabinieri in congedo, Alpini ed altre, assumendo una connotazione ed un significato che addirittura la supera e la esalta allo stesso tempo, diventando Comunità.
L’esempio dell’Hub Vaccinale Broni-Stradella, iniziativa alla quale il Lions Club Stradella-Broni Host ha da subito aderito con grande entusiasmo, è una manifestazione esemplare di come gli sforzi e gli intenti comuni possano concretizzarsi in esperienze straordinarie. Un Hub che è il frutto corale di enti ed Amministrazioni e gestito interamente ed unicamente da volontari, un esercito di 260 volontari che ha scelto di donare parte del proprio tempo, il bene più prezioso, per il vantaggio di tutti, consentendo di somministrare ad oggi più di 18.000 dosi di vaccino alla popolazione.
Queste le motivazioni che hanno indotto il Comune di Broni ad assegnare, il 30 agosto scorso, il riconoscimento più alto della città, la Benemerenza civica di San Contardo con medaglia d’oro, all’Hub stesso ed a tutti i suoi volontari.
Maurizio Gramegna
Didascalia foto:
Alcuni soci del L.C. Stradella Broni Host premiati dal Sindaco di Broni Antonio Riviezzi.