Lo scorso 4 aprile, presso il Circolo “Il Ritrovo” di Voghera, il Lions club Voghera Host ha vissuto uno dei momenti più significativi dell’annata lionistica in corso: la consegna del Premio “San Bovo d’Oro”. Il premio, istituito dal club nel 2007, è una pubblica benemerenza e consiste in una medaglia, disegnata dal socio Claudio Cignatta, attribuita a quei cittadini che, con opere concrete nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, con atti di coraggio e di abnegazione civica, abbiano dato lustro alla città di Voghera, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone, con disinteressata dedizione, le singole Istituzioni.
Dopo Giuseppe Beccari, Giuseppe Calandra, Alberto Arbasino, Mauro Nespoli, Cristiana Barbieri, Gianluigi Stringa e Antonio Sacchi, il club all’unanimità ha deciso, per l’annata lionisitica 2023/2024, di conferire il premio a Suor Donata Montagnoli per il suo straordinario lavoro in Italia e in Albania e il costante impegno nella scuola intesa come luogo di accoglienza, di educazione e di istruzione di tutti i giovani che vivono il delicato e, nel contempo, ricchissimo tempo della loro crescita.
In avvio di serata, la Presidente Valeria Libardi ha tracciato brevemente il profilo della premiata.
Suor Donata, nel 1959, ha iniziato ad insegnare musica e canto corale all’Istituto Magistrale “Sacra Famiglia” a Voghera e, contemporaneamente, ha portato a termine gli studi al Conservatorio; successivamente ha insegnato per diversi anni Educazione Tecnologica alle Scuole Medie sempre dell’Istituto “Sacra Famiglia” a Voghera.
Si è dedicata, inoltre, con grande impegno e per diversi anni all’attività dell’Ufficio Missionario della nostra Diocesi sotto la direzione di Mons. Libero Meriggi.
Il 12 ottobre 1992, su richiesta del Vaticano, Suor Donata e altre consorelle Benedettine si sono trasferite a Durazzo e subito si sono rese disponibili nella realtà locale, impegnandosi a dare una risposta concreta alle necessità della città, con la costruzione di un plesso scolastico per l’età dell’obbligo. La scuola porta il nome dell’ultimo vescovo di Durazzo vissuto in Albania al tempo della dittatura comunista, il beato Vinçenc Prendushi, educatore, poeta, testimone del dialogo e martire della fede.
Il 17 giugno 1993 all’inaugurazione della Scuola era presente una delegazione della nostra Diocesi con Mons. Luigi Bongianino e Mons. Libero Meriggi.
Oggi la scuola conta 706 alunni, 54 insegnanti più il personale ausiliario.
Dal 1999 Suor Donata fa parte della Commissione Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Albanese che coordina e tiene i contatti con il Ministero dell’Istruzione.
Nel 2012 le è stata conferita la cittadinanza onoraria a Durazzo e nel 2013 in Albania ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia d’Oro “Naim Frasheri”.
Nel 2021 la Santa Sede le ha assegnato la “Croce pro Ecclesia et Pontifice”. Si tratta di un distintivo d’onore introdotto da Papa Leone XIII il 17 luglio 1888, conferito a quei laici o ecclesiastici che si distinguono per il loro servizio verso la Chiesa e la persona del Pontefice.
L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, religiose e lionistiche, oltre che di tanti soci del club, di molti amici ed ex alunni di Suor Donata che hanno voluto essere presenti per salutarla e congratularsi con lei.
Suor Donata, nel ringraziare, ha portato la propria testimonianza e raccontato la sua straordinaria esperienza.
La Presidente, nell’esporre le attività svolte da Suor Donata, ha evidenziato i suoi valori profondi, il suo straordinario impegno, le sue notevoli capacità ed il suo grande coraggio. Facendo riferimento ad una famosa frase di San Giovanni Paolo II, il Presidente ha fatto notare come Suor Donata sia stata in grado di prendere in mano la sua vita e di farne un capolavoro affrontando anche molte grandi difficoltà.
Commovente è stato il momento finale della serata: Valeria Libardi, con emozione e gratitudine, le ha consegnato la medaglia, evidenziando come la sua esperienza rappresenti un grande esempio a cui guardare.
Con questa cerimonia il club ha voluto, in piena aderenza con il senso del Premio, rendere omaggio e nel contempo esprimere un profondo e doveroso senso di gratitudine ad una figura straordinaria che con i suoi profondi valori e la sua importantissima attività ha dato lustro alla città di Voghera.