14 Settembre 2020: le scuole di ogni ordine e grado hanno riaperto in molte regioni italiane.
Il ben noto trillo della campanella di inizio, quest’anno ha avuto un sapore speciale e ha portato con sé una grande emozione.
La scuola doveva ripartire: nel lungo periodo di chiusura forzata alunni, famiglie, insegnanti hanno fatto la propria parte, ma la scuola a distanza non è “fare scuola “e tutti se ne sono accorti. Se ne sono accorti gli alunni che inviavano messaggi per cercare conferme, per riempire vuoti e insicurezze e mantenere vivo il legame affettivo che li univa ai docenti e ai compagni; se ne sono rese conto le famiglie che hanno riscoperto la professionalità della scuola, che accompagna i loro figli , nessuno escluso, cercando di mettere a frutto le potenzialità di ognuno; ne hanno preso coscienza maestri e professori che hanno patito la distanza dagli alunni, essendo costretti ad immaginarseli, ogni volta che preparavano lezioni, parlando davanti ad un computer arido e privo di occhi attenti e curiosi, di mani alzate, di teste ricurve sui banchi intente a “costruire” i propri saperi.
La scuola è in primis ambiente educativo di apprendimento e, come tale, fatto di relazioni, di condivisione, di percorsi di crescita personale e sociale. La scuola è palestra per acquisire competenze culturali, ma anche per arricchire quel bagaglio di valori e di interiorità, che prepara il cittadino di domani, capace di pensiero critico, aperto e consapevole dell’importanza del rispetto dell’altro e del bene comune.
Della scuola i nostri ragazzi avevano bisogno. Soprattutto ne avevano bisogno i più piccoli, che forse più di tutti hanno sofferto del lungo periodo di chiusura. E proprio ai bambini e alle bambine della scuola dell’Infanzia ha pensato il Lions Club Rivalta Valli Trebbia e Luretta.
Poiché ripartire in sicurezza è stata ed è la parola d’ odine delle nostre scuole, impegnate a riorganizzare gli spazi e ad ampliare gli ambienti all’aperto, i soci del Lions Club Rivalta Valli Trebbia e Luretta hanno pensato di venire incontro a queste nuove esigenze, che anche la Scuola dell’Infanzia “Zaira Sgorbati”, gestita dalla parrocchia di Borgonovo Val Tidone, ha dovuto fronteggiare.
L’idea è stata quella di arredare in modo confortevole uno spazio nel cortile antistante l’edificio, dove: piccole sdraio coperte, panchette, tavolini e ombrelloni, in legno e rigorosamente intonati con il tappetto erboso sottostante, sono pronti ad accogliere due sezioni di piccoli alunni, che anche all’aperto possono così continuare a svolgere le proposte didattiche, nel rispetto nuove regole di convivenza finalizzate al contenimento della pandemia, che tutti siamo impegnati a fronteggiare.
Questo service, che ha fatto seguito ad uno precedente realizzato nello scorso anno lionistico rivolto alla realizzazione di un progetto d’inglese e conclusosi con uno spettacolo teatrale, è stato molto apprezzato dal parroco Don Gianni e dalle insegnanti, in quanto è stato un utilissimo contributo alla riorganizzazione degli spazi comuni che, come già detto in precedenza, ha molto impegnato anche economicamente le scuole chiamate a riprogettare spazi e servizi per consentire una “ripartenza” in sicurezza.
Lorenza Rebecchi