I SETTE ANNI DELLA LEGGE CIRINNÀ

Giovedì 11 maggio il L. C. Lodi Quadrifoglio ha organizzato una serata con l’avv. Guja Genuizzi Massimini, esperta di diritto di famiglia e di minori.
“Sette anni della Legge Cirinnà”, il tema trattato. Una legge che ha ratificato nuove famiglie e preso in considerazione i bisogni di chi sceglie di vivere in modo alternativo, ma che richiede ulteriori riletture.
Nel corso di questi ultimi 40 anni la società ha continuato a cambiare e, di pari passo, leggi e diritto.
Nel passato l’esigenza fu quella di parificare i ruoli fra uomo e donna nella famiglia, riconoscere la parità dei figli naturali (nati fuori dal matrimonio) ai figli legittimi, introdurre la comunione legale dei beni e regolare l’impresa familiare.
Oggi il numero dei matrimoni celebrati è in netto calo e, conseguentemente, è in continuo aumento il numero dei figli nati fuori dal matrimonio. A ciò si aggiunge, da un lato, un aumento delle separazioni e dei divorzi, e dall’altro la formazione di nuove forme di famiglia, composte da coppie dello stesso sesso, che necessitano di riconoscimento e protezione. Non c’è più un solo modello di famiglia, ma tante sono le opzioni e, conseguentemente, tanti sono i risvolti giuridici che hanno reso necessari interventi legislativi.
Nel 2016, con la legge Cirinnà, anche le persone non legate dal vincolo del matrimonio possono ottenere un formale riconoscimento, con l’attribuzione di un’importante serie di diritti famigliari in generale.
Non può sicuramente dirsi un testo completo e organico, che dovette essere modificato per essere approvato rispetto all’originaria proposta. Il legislatore ha compiuto però un importante passo avanti.
La presidente Mariuccia Svanini Meroni ha ringraziato l’avv. Guja Genuizzi Massimini per avere condotto la serata con grande chiarezza e professionalità.

Lucilla Solazzo