LOTTA A TUTTO CAMPO CONTRO LA POVERTÀ

Nell’intermeeting svoltosi il 28 settembre, organizzato dai L.C. Lodi Host e Lodi Quadrifoglio, con la presenza del Lodi Torrione, si è parlato di un service comune ai due sodalizi a sostegno dell’Associazione Progetto Insieme. Ospite protagonista dell’incontro il Dott. Paolo Landi, nel suo ruolo di Presidente della neonata Fondazione Casa della Comunità, espressione della Caritas Lodigiana, della Cooperativa Famiglia Nuova, della Fondazione Bpl, del “Movimento lotta contro la fame nel mondo” e di Progetto Insieme, il quale ha iniziato il suo intervento facendo una premessa riferita a quest’ultimo ente, nato ben 29 anni fa su iniziativa di Costanza Gorla e Don Olivo Dragoni. Il Dott. Landi ha ricordato che il tutto è derivato dalla necessità di assistere i primi immigrati fungendo da intermediari con i proprietari di case che mostravano timori nell’affittare i propri locali a degli stranieri. Da lì alla gestione della mensa dei poveri, del dormitorio notturno e delle docce per persone senza fissa dimora e dello SPRAR per rifugiati politici il passo, nel tempo, è stato breve e quasi…obbligato! Recentemente, i soci si sono fatti promotori di una iniziativa finalizzata alla distribuzione di cibo a famiglie bisognose contribuendo così anche ad evitare lo spreco alimentare, come dimostrano le 50 tonnellate di cibo recuperate quest’anno. 

Il milione di euro ottenuto grazie alla partecipazione al Bando Cariplo porterà alla trasformazione di questa attività in un Emporio Solidale, soluzione importante ed educativa per le famiglie che, sostituendo il pacco alimentare con la consegna di buoni spesa, consentirà loro di provvedere autonomamente ad acquisti personalizzati e di imparare a scegliere tra i prodotti in modo economicamente maturo, acquisendo maggiore dignità. La Fondazione, e questo il dott. Landi ci tiene a sottolinearlo, ha vinto il Bando perché è un istituto originale, il primo in provincia di Lodi e uno dei pochi in Italia, rappresentando una sintesi ottimale dell’elemento patrimoniale tipico delle fondazioni con quello di intervento personale che caratterizza le associazioni.

Quattro sono le categorie di fragilità di cui la Fondazione si occupa: la povertà nei bisogni primari (cibo, casa e lavoro); quella dovuta all’incapacità di gestire il poco che si ha o causata dal non essere autosufficiente o semplicemente dal non disporre una seconda chance per recuperare la propria esistenza. L’aiuto consiste principalmente nel garantire un minimo di sicurezza dal punto di vista abitativo, grazie agli 8 monolocali e ai 14 appartamenti di cui la Fondazione può fruire grazie a Caritas, Diocesi e Comune di Lodi, per i quali provvede alla quota più consistente di affitto cui le persone ospitate, comunque, anche se con poco, contribuiscono, e al pagamento delle spese di manutenzione, utenza e tasse. 

Ma non è solo l’aiuto economico ciò che può dare valore al contributo dei due club lodigiani organizzatori della serata. Il Dott. Landi ha citato alcuni esempi di criticità: il giovane africano padre di 4 bambini piccoli rimasti senza la madre o la ragazza albanese che ha perso il marito che costituiva l’unica fonte di mantenimento per lei e i due bambini piccoli o la donna di 50 anni che, dopo anni di maltrattamenti, decide di lasciare il marito e deve essere protetta. Situazioni tutte caratterizzate da grande dolore e da un dilagante senso di impotenza di fronte all’impegno del quotidiano per sé e per la propria famiglia per le quali anche l’accompagnamento, il supporto personale e la messa a disposizione delle proprie competenze possono risultare estremamente importanti.

Silvana Anzellotti

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