Un furgone dotato di cella frigorifera, destinato al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari, questo il dono fatto alla Fondazione di Partecipazione “Casa della Comunità ETS” da otto club del Lodigiano, Lodi Host, Lodi Torrione, Lodi Quadrifoglio, Codogno-Casalpusterlengo, Sant’Angelo Lodigiano, Colli di San Colombano, Lungopo Lodigiano, San Rocco al Porto-Basso Lodigiano.
L’acquisto del mezzo è stato possibile grazie al contributo della LCIF ed il service è il risultato dell’interazione tra i Lions e la citata Fondazione “Casa della Comunità ETS”, nata a Lodi nel 2019 per contrastare la povertà in collaborazione con l’Associazione Progetto Insieme, l’Associazione Emmaus, la cooperativa Famiglia Nuova e il Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo. Molti i soggetti coinvolti in quella che è davvero una grande catena della solidarietà. Il cibo fresco in eccedenza proviene infatti da piccoli imprenditori, dalla grande distribuzione organizzata, dalle aziende agroalimentari del territorio, da Enti pubblici e da privati cittadini, oltre ai Lions, naturalmente, in quella. Le eccedenze alimentari vengono recuperate tramite il Centro di Raccolta Solidale per il Diritto al Cibo (CRS), un'azienda logistica che provvede poi a distribuirle. Attualmente le persone raggiunte da questo servizio sono ben cinquemila, grazie ai due empori solidali di San Colombano al Lambro e di Casalpusterlengo, alle due mense, alle dodici comunità, alle sette case di accoglienza e ai quaranta centri di distribuzione gestiti dalla citata Fondazione lodigiana; a questi organismi si aggiungerà presto un nuovo emporio solidale, che verrà aperto a Lodi.
Si tratta dunque di una vera e propria rete di aiuti, destinata a una continua evoluzione per il costante aumento degli utenti, che vive e si alimenta grazie alla generosità di tanti: un bell’esempio di acquisita consapevolezza dei problemi della comunità.
M.L.