Una continuità di messaggio, ma anche un modo particolare di approcciarsi alla gente e di guardare il mondo, così il Vescovo di Lodi, Mons. Maurizio Malvestiti, ha descritto le figure di Papa Giovanni XXIII e di Papa Francesco, durante la serata del 15 Febbraio u.s., organizzata dai Lions Club Lodi Host, Lodi Europea, Lodi Torrione, Lodi Quadrifoglio con l’UCID Sezione di Lodi.
“Il mondo tra guerra e pace: Giovanni XXIII e Francesco continuità di una profezia” è stato il tema dell'intervento del Vescovo, che ha raccontato i punti in comune fra queste due figure di centrale importanza per la fede cristiana, entrambi convinti che le fondamenta della pace sono la verità, la giustizia, la libertà e la solidarietà. Di Papa Giovanni XXIII tutti ricordiamo l’Enciclica “Pacem in Terris”, che può essere considerata il suo testamento, una “Pacem in Terris”, richiamata al termine del primo anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, e che oggi torna attuale anche alla luce dei drammatici fatti in Terra Santa. Come Giovanni XXIII, anche Papa Francesco non vuole rassegnarsi alla guerra, ma si ostina a credere nella pace, invitando tutti ad esserne tessitori ed artigiani: la parola di Francesco non vuole essere una mera retorica, ma una profezia di pace, che sfida la realtà della guerra e la sua presunta ineluttabilità.