Con il contributo dei Lions Club della I^ Circoscrizione - Zone A e B
C’è un filo rosso che lega l’ultima iniziativa della I^ Circoscrizione sul tema della vista allo storico service della raccolta di occhiali usati, che quest’anno ha preso un’accelerazione notevole grazie anche al coinvolgimento di nuovi soggetti resisi disponibili ad accogliere le postazioni di recupero, quali le scuole e gli esercizi commerciali.
Ben diciotto RSA del Lodigiano hanno ricevuto in dono dei set contenenti ciascuno cinquanta occhiali usati, come sempre ricondizionati a cura del servizio Lions di Raccolta Occhiali Usati, da tenere di scorta per distribuirli ai propri ospiti in caso di emergenza.
Capita infatti che smarrimenti o rotture privino gli anziani delle tante attività per le quali è loro indispensabile ricorrere all’utilizzo degli occhiali, che si tratti di leggere o di mandare un messaggio o controllare la posologia di un farmaco o guardare la televisione o altro ancora.
Il Service RSA Lions, adottato dalla gran parte dei club della I^ Circoscrizione dopo uno scrupoloso monitoraggio condotto presso le residenze per anziani, consente di porre rimedio con effetto immediato a tale disagio, in attesa di potersi rivolgere, con tempi più lunghi, agli ottici o al servizio sanitario.
Ai tradizionali destinatari del servizio di raccolta degli occhiali usati, come l’Est Europa e i Paesi del Terzo Mondo, si è così aggiunta quella fascia della nostra popolazione che è particolarmente fragile e che, come si sa, è stata molto colpita dalla pandemia.
È bello ricordare che alcune RSA hanno accettato a loro volta di posizionare nella loro sede i contenitori adibiti al recupero, completamente rinnovati in un’accattivante versione per iniziativa di Francesco Buttà, presidente del Sant’Angelo Lodigiano.
Nel raccoglitore installato nella scuola primaria di Zelo Buon Persico è stato ritrovato, fra gli altri, un paio di piccoli occhiali, dono di un bambino o di una bambina: un gesto commovente che per i Lions assume un significato gratificante, quello di un messaggio che è risultato coinvolgente ed è arrivato a destinazione forte e chiaro.
M.L.
Dai cento elaborati inviati alla giuria nel 2020 ai cinquecento pervenuti quest’anno, ecco i dati del successo riscosso dalla seconda edizione del concorso sull’ambiente, riproposto alle scuole primarie e alle secondarie di I° e di II° grado del Lodigiano. Anche gli istituti partecipanti sono passati da dieci a diciannove, a testimoniare un aumento esponenziale dell’interesse suscitato dall’iniziativa, a suo tempo promossa dal Lodi Host, dal Lodi Torrione e dal Lodi Quadrifoglio, ai quali si sono uniti in quest’annata l’Ager Laudensis New Century e il Colli di San Colombano, col patrocinio del Comune e della Provincia di Lodi.
Inalterato il titolo, “Uno sguardo consapevole per difendere il nostro ambiente”, e il sottotitolo per gli studenti delle primarie e secondarie di I°, “I ragazzi salveranno il pianeta: ma che cosa faccio io?”, come anche la tipologia di elaborati con cui partecipare, ovvero per i più giovani poster e manifesti, per i più grandi le fotografie, nell’intento di rafforzare quell’attenzione nei confronti dell’ambiente che le nuove generazioni stanno già dimostrando di avere. Il tutto perfettamente in linea col service nazionale delle 4R.
Media partner il quotidiano “Il Cittadino”, che ha dedicato molto spazio all’iniziativa con una serie di articoli, dedicati anche all’esposizione dei manufatti, svoltasi nel chiostro del Liceo Classico Verri, e alla cerimonia di premiazione, tenutasi nell’Aula Magna dell’istituto alla presenza del Governatore Cesare Senzalari e dei dieci membri della giuria, scelti fra l’altro tra i rappresentanti di Provincia e Comune e dei club promotori. Giuria che ha svolto un compito di selezione rivelatosi arduo per la qualità degli elaborati, connotati da fantasia e creatività, arrivando poi a selezionare trentuno finalisti.
Come nella precedente edizione i tre premi, uno per categoria di istituto, sono stati buoni di acquisto per materiale sportivo e, per le superiori, un drone munito di telecamera, che potrà incentivare l’osservazione del territorio e delle sue criticità ambientali, ma anche abbonamenti digitali al Cittadino, donati a tutte le scuole partecipanti perché promuovere nei giovani la lettura dei giornali rientra nel percorso finalizzato alla loro maturazione sociale.
M.L.
Concorso per immagini
Scuola Primaria e Secondaria I° grado
Concorso fotografico
Scuola Secondaria II° grado
La campagna di San Patrignano per la prevenzione delle dipendenze non si ferma e, grazie ai Lions della Prima Circoscrizione, arriva a Lodi per tenere alta l’attenzione sul problema della diffusione delle droghe tra i giovani.
Venerdì 30 aprile, alcune classi dell’I.I.S. Pandini di Sant’Angelo Lodigiano e del Liceo Artistico Callisto Piazza di Lodi hanno potuto assistere alla proiezione online di “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”, il nuovo strumento realizzato dalla comunità di San Patrignano per prevenire le dipendenze e dare continuità in modalità a distanza alla propria attività anche in tempo di Covid. Il progetto WeFree di San Patrignano da più di quindici anni si occupa di disagio giovanile, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e aprire un dibattito sui rischi connessi all’uso di sostanze.
Sensibili al tema, i Lions lodigiani, da oltre dieci anni collaborano con WeFree organizzando incontri tra i ragazzi della comunità e gli studenti delle scuole superiori del territorio, convinti che informare i giovani sul pericolo derivante dall’uso di droghe, anche di quelle talora definite droghe “leggere”, sia compito assolutamente prioritario. Come scriveva Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano, ”la nostra vita, per non essere fine a se stessa e perdere di senso, deve adoperarsi anche per il benessere di chi può assicurare alla nostra società prospettive future. E questi sono i giovani”.
Informazione, quindi, necessaria, competente e chiara. Si potrebbe obiettare: perché ricorrere al format “#Chiaroscuro”? La risposta sta nella difficoltà, troppe volte evidenziata, di riuscire a farsi ascoltare dalle nuove generazioni. I percorsi teatrali realizzati da San Patrignano riescono proprio in questo: ragazzi giunti alla fine del loro cammino si raccontano ai loro coetanei e, attraverso un invisibile e sottile filo emotivo, il loro messaggio arriva forte e chiaro.
#Chiaroscuro” si presenta come un vero e proprio prodotto cinematografico in cui tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità e oggi si sono reinseriti, Melita, Federico e Carolina, raccontano la loro storia, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata. Compagno di viaggio l’attore Francesco Apolloni, filo conduttore fra i loro racconti.
Dopo la visione del documentario, gli studenti hanno potuto prendere parte all’incontro online con Carolina, una dei protagonisti, e con altri ragazzi di San Patrignano ascoltando la loro testimonianza raccontata con semplicità e sofferta lucidità. Nelle loro storie, l’approdo alla tossicodipendenza con l’uso di sostanze ritenute “innocue”, la necessità di aumentare inevitabilmente il loro dosaggio per poi passare all’ impiego di droghe pesanti in una spirale apparentemente infinita. Infine, la svolta e, dopo un lungo percorso in comunità, la possibilità di riprendere in mano la propria vita. Il dibattito, moderato dalle giornaliste Angela Iantosca e Micaela Palmieri, ha toccato molti temi difficili ma di grande coinvolgimento.
Pur consapevoli della complessità del problema “dipendenze”, i Lions lodigiani sono convinti che anche interventi come questo siano un modo di mettere in pratica il nostro “We serve” e si augurano che le parole dei tre ragazzi possano essere una buona semina in un terreno fertile.
Lions DAY - 18 aprile 2021
Governatore 2020-2021 – Lions Cesare Senzalari
Si è conclusa da pochi giorni “l’operazione scuola”, organizzata dai Lions Club della I^ Circoscrizione con l’intento di fornire un aiuto concreto agli istituti scolastici e agli studenti, che vivono, com’è ben noto, momenti di grande difficoltà a causa della pandemia, grazie alla quale sono stati donati ottanta apparati elettronici.
L’iniziativa, che ha avuto una connotazione corale, avendo coinvolto ben undici club della città di Lodi e del Lodigiano, si è concretizzata dopo aver consultato con un’indagine a tutto campo i dirigenti dei diciotto Istituti Comprensivi del Lodigiano e averne ricevuto una risposta chiara e concreta: in testa alla classifica delle richieste è risultata la necessità di incrementare la disponibilità di dispositivi elettronici.
Commovente la testimonianza di una dirigente, che ha spiegato come il tablet non sia solo indispensabile per la didattica, ma anche per la semplice comunicazione con gli insegnanti da parte di alcuni dei centoventi ragazzi disabili presenti nel suo istituto.
Significativo il titolo dato al service in questione dai quattro Lions club di Lodi partecipanti, della Zona A, “Adottiamo una scuola”, e dai sette club della Zona B, “Adotto una scuola per una didattica a distanza integrata”, dove nessun verbo meglio di “adottare” poteva dare il senso dell’attenzione che i Lions da anni rivolgono ai giovani e, in particolare, al mondo della scuola, ma anche dell’urgenza di un intervento che fosse il più possibile sollecito.
Anche gli incontri coi dirigenti scolastici hanno avuto un particolare rilievo, consentendo un confronto diretto con i Lions ed un’informazione precisa sulle criticità che affliggono il mondo della scuola.
Molti dirigenti si sono poi detti interessati sia al concorso sull’ambiente, riproposto da alcuni club della I^ Circoscrizione nella seconda edizione, dopo il successo riscosso lo scorso anno, sia al service che promuove la raccolta di occhiali usati per mezzo di contenitori che verranno posizionati nelle scuole.
Iniziative queste indirizzate tutte a destare l’interesse dei ragazzi nei confronti di comportamenti socialmente validi e a richiamare l’attenzione verso realtà diverse dalle loro, in questo motivati proprio dalle difficoltà affrontate e dalla maggior sensibilità acquisita nel momento attuale.
M. L.
Una testimonianza preziosa e struggente quella offerta dagli studenti dell’Istituto A. Volta di Lodi grazie a un concorso indetto dalla scuola e intitolato “il Volta ai tempi del Coronavirus”, aperto anche ai genitori e al personale scolastico.
I temi, le poesie e gli elaborati grafici sono stati raccolti in un libro edito anche con il contributo dei Lions della I^ Circoscrizione, che non potevano perdere l’occasione di offrire un’ennesima prova di attenzione verso il mondo dei giovani e della scuola.
Il concorso, indetto lo scorso marzo in pieno lockdown, è stato di stimolo per riflessioni profonde, sofferte, e ha consentito di fotografare paure, solitudini, angosce, ma anche speranze e un altro modo di rapportarsi al futuro attraverso l’esperienza del dolore.
Una nuova consapevolezza ha guidato gli autori alla riscoperta di ciò che è veramente importante, come la famiglia e l’amore per il proprio Paese, ma anche il rapporto con i propri insegnanti e la scuola stessa.
Alla presentazione del libro, che ha suscitato l’interesse del Ministero dell’Istruzione, ha partecipato anche il Governatore del Distretto 108ib3, Cesare Senzalari, che si è detto ammirato per il lavoro svolto dai ragazzi che “offrono spunti e considerazioni autentiche, non contaminate da fattori esterni”. Ha poi sottolineato come la scelta della scuola di coinvolgere i Lions in questo progetto valga quale dimostrazione dell’apprezzamento di una collaudata collaborazione e ha ricordato che: “Giovani e scuola sono due delle cinque aree d’intervento su cui i Lions operano sistematicamente”, dando il via a iniziative sempre al passo coi tempi.
Leggere il libro significa immergersi in un mondo denso di emozioni, di coraggio nell’esprimerle e colmo di una sorprendente maturità.
M.L.
Lunedì 9 novembre 2020 i Soci dei Lions Club della I Circoscrizione e del Leo Club Lodi Barbarossa hanno avuto la possibilità ed il piacere di conoscere il Team vincitore del concorso LIFEBILITY 2020, un service sostenuto con grande soddisfazione da molti anni dal Lodi Host, tramite il referente Federico Maisano, durante un incontro avvenuto, naturalmente, in modalità online, con la presenza di Enzo Taranto, Presidente dell’associazione.
I vincitori di quest'anno con il progetto Pick-it-up, un arto elettro-meccanico che permette di raccogliere oggetti da terra senza il bisogno di piegarsi, sono Giorgio Busa, Federica Ricciardi, Stefano Sella, Manuel Fiorino e Zakaria Mountassir, studenti della classe IV dell'IPSIA G.B. Garbin di Thiene (VI), coordinati dal prof. Pierpaolo Gazzin, tutor Paolo Zappa. Come recita la motivazione “sono stati premiati l’impegno e la determinazione di un gruppo molto giovane, che ha dimostrato di essere ben integrato ed organizzato internamente”.
Tutto nasce dalle difficoltà nel raccogliere oggetti da terra lamentate da un amico disabile del prof. Gazzin, il quale ha pensato di coinvolgere cinque ragazzi della scuola, invitandoli a esaminare il problema e a cercarne la soluzione.
Con il loro progetto, quindi, gli studenti hanno voluto affrontare una situazione per molti banale ma che, per chi dipende dalle stampelle o è limitato nei movimenti, soprattutto nel lungo periodo, rappresenta un grosso problema. Pick-it-up si può montare su stampelle o bastoni da passeggio senza l’utilizzo di alcun attrezzo e permette di raccogliere oggetti senza il bisogno di piegarsi, cosa che per alcuni portatori di handicap motorio richiede un significativo sforzo.
Caratteristica vincente è l'originalità della proposta progettuale nel mercato, ma il grandissimo punto di forza è rappresentato dalla maggior indipendenza del fruitore di Pick it up.
Tutte le fasi canoniche della progettazione più innovativa sono state seguite: dall’analisi di mercato, grazie alla quale è stato riscontrato che i prodotti più simili a Pick it up sono pinze pieghevoli non motorizzate e non integrabili a una stampella, al planning delle tempistiche dello sviluppo del prototipo, dell’individuazione dei potenziali clienti, del collaudo, del brevetto e, ovviamente, dei costi. Durante l’incontro i Lions partecipanti hanno potuto dare alcuni interessanti consigli ai giovani ospiti e al loro eccezionale prof, di cui si è apprezzata la passione, l’amore per i suoi studenti e l’entusiasmo con cui ha seguito il loro lavoro. Sicuramente l’aver partecipato al concorso per Lifebility, conosciuto grazie all’Informa Giovani del Comune di Thiene, cui va un grande plauso, può aprire ai ragazzi e al progetto anche le porte del mondo Lions, con tutte le molteplici opportunità che può offrire come, ad esempio, il supporto al progetto della CCIAA di Vicenza, sollecitato dalla Lion Elena Appiani, nuovo Direttore Internazionale.
Alla conclusione della serata Federico Maisano ha dato un aggiornamento sul progetto CORAL BOX, premiato nell’ambito di LIFEBILITY 2019, che è stato sperimentato in Africa in varie situazioni e quindi procede nel suo sviluppo. E’ proprio questo che piace di Lifebility: riconosce, premia e sostiene l'imprenditorialità di giovani che utilizzano fantasia, creatività, ingegno a favore di chi, per vari motivi, è in uno stato di bisogno.
Silvana Anzellotti