A Codogno, nel “Giardino della Memoria”, da poco inaugurato a ricordo delle vittime del Covid e della prima Zona Rossa d’Italia, Sabato 27 febbraio, i L.C. Codogno-Casalpusterlengo, con il presidente Giuseppe Stringhini, e Lungopo Lodigiano, con la presidente Maria Grazia Tondini, alla presenza di Cesare Senzalari, Governatore del Distretto 108Ib3, del sindaco di Codogno, Francesco Passerini e di Don Antonello Martinenghi, in rappresentanza delle 4 parrocchie della città, hanno partecipato alla piantumazione di un albero d’ulivo, voluto a testimoniare la presenza dei Lions sul territorio e il loro ricordo della pandemia. Giuseppe Stringhini ha sottolineato: “L’Ulivo ha radici forti, come quelle che vogliamo avere noi Lions. La sua presenza qui è come la nostra”.
Il sindaco ha descritto il Giardino della Memoria quale luogo dove guardare alla ripartenza, luogo di tutti per un pensiero, una parola, una preghiera.
L’ulivo e il melo cotogno, piantato a poca distanza a simboleggiare la città, stanno insieme per le generazioni future per testimoniare quanto accaduto e per insegnare loro a guardare avanti. Guardare alle opportunità per riscoprire lo spirito di vicinanza, di comunità.
Don Antonello Martinenghi ha poi ricordato che l’ulivo è simbolo di fortezza ed eternità. L’eternità è strettamente legata alla memoria, che va conservata e perpetuata. Ha quindi dedicato un pensiero particolare ai giovani, che sono coloro che più soffrono per le restrizioni e per la mancanza quasi totale delle relazioni umane.
Cesare Senzalari, si è associato a quanto detto da chi l’ha preceduto e ha ricordato: “Dove c’è un bisogno, c’è un Lions”, oggi vero più che mai. Ed ha aggiunto: “I Lions sono sempre presenti sul territorio. Nel 2020 sono stati donati 6 Milioni di euro distribuiti sul territorio italiano, fra cui la postazione sub intensiva dell’ospedale di Codogno”. Ha auspicato inoltre che la buona collaborazione con le amministrazioni comunali possa continuare sempre.
Maria Grazia Tondini ha infine descritto l’anno passato non come un anno vuoto e privo d’iniziative. Al contrario, il 2020, diversamente da quanto si possa pensare, è stato un anno intessuto di relazioni, durante il quale è stato riscoperto con nuovo slancio il valore di aiutare gli altri. Non svuotato quindi, ma ricco di solidarietà concreta.
A conclusione della cerimonia, i due presidenti di club e il Governatore hanno legato un nastro con il logo Lions ai rami dell’ulivo, accompagnati dalla fresca brezza di una giornata quasi primaverile.
Maria Vittoria Falchetti